Feat StephKill
Tienimi stretto, mi treman le mani,
non voglio sapere se mi
odi o se m’ami,
se in fondo al bicchiere c’è il volto di un altro
che immerso
nel malto ti bagna lo smalto.
Tu tienimi in alto su verso la luce,
là dove quel buio ci
guarda e seduce,
riduce le rughe, le lacrime nude,
le scarpe bucate, gli
sguardi, le fughe,
le notti d’estate, le magliette bagnate,
le carezze bloccate
e le altre coppie abbracciate,
poi scappare nel bosco per cercare le fate,
ritrovar le mie
mani alle tue mani legate.
Stare stretti in un fiato, ogni secondo rubato
col mio corpo
graffiato e i tuoi capelli sul prato,
poi girarti di lato, questo frutto vietato
dal sapore più
dolce mai assaggiato.
RIT (StephKill)
Mani che mi spingono a fondo
e mi lasciano come non ci fossero più le tue mani,
che raccolgono i pezzi di una vita sconvolta dalle tue mani.
Mani che mi stringono a fondo
e mi lasciano come non ci fossero più le tue mani,
che raccolgono i pezzi di una vita sconvolta nelle tue mani.
Io come sempre faccio quello che posso,
come mani che
coprono il tuo volto commosso,
poi guardarti per ore senza essermi mosso,
come avere nei
palmi il volo di un pettirosso,
ma restare bloccato con i piedi nel fango,
mentre il cielo
si chiude, sta palude delude.
Spesso poi non rimango, prendo e scappo di corsa,
mentre cerchi le chiavi di
casa nella tua borsa.
Tocca avere coraggio per trovare la forza
di tenersi per mano e prendere la
rincorsa,
per saltare lontano ma sentirsi vicini,
vedo “croci viventi”
come Osvaldo Licini..
poi tornare bambini e colorarsi la faccia
come strane tribù - ma tu che vuoi che faccia?
Oggi il cielo non vuole, ma se vuole ci schiaccia.
Ho una mano che spaccia e l’altra mano che abbraccia te!
RIT.
Mani che mi spingono a fondo
e mi lasciano come non ci fossero più le tue mani,
che raccolgono i pezzi di una vita sconvolta dalle tue mani.
Mani che mi stringono a fondo
e mi lasciano come non ci fossero più le tue mani,
che raccolgono i pezzi di una vita sconvolta nelle tue mani.
Con le mani sudate poi mi tengo la fronte,
tu ti tieni la pancia e sposti in là l’orizzonte
senza lasciare impronte ma qualcosa si muove,
è già dentro di te, con noi sarà
tra nove.
Qui secondo me piove, cerco un posto coperto,
io ti ho già letta tutta senza
averti mai aperto
io che non ti ho scoperto, tu brillavi da sola,
io che ti ho ricoperto sotto
quelle lenzuola,
quando il freddo ci entrava in casa come si stava,
quando il vuoto era l’unica
cosa che ci aspettava,
quando avevo la bava in bocca e la lava dentro gli
occhi,
l’ansia baciava e mi cambiava le notti.
Ti cercavo le mani tra coperte e
infinito,
non potrei riportarti al giorno in cui ti ho rapito.
Stretto come una
fede al dito non voglio uscire mamy,
tienimi strette le mani, tra le tue mani mamy.
RIT.
Mani che mi spingono a fondo
e mi lasciano come non ci fossero più le tue mani,
che raccolgono i pezzi di una vita sconvolta dalle tue mani.
Mani che mi stringono a fondo
e mi lasciano come non ci fossero più le tue mani,
che raccolgono i pezzi di una vita sconvolta nelle tue
mani.
Mani la trovi qui o in Mr Nessuno, l'ultimo album di Claver Gold.
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