venerdì 29 giugno 2012

La rana e lo scorpione


Si sposta il limo nel fondale di quest'acqua scura
il sole batte su ninfee quasi in fioritura
dalla radura accanto spunta una strana figura
ed io ho già paura della sua natura

Un raggio batte sui miei occhi caldi a metà maggio
due frasi poi i coraggio folle di dargli un passaggio
uno scorpione sulla schiena come un tatuaggio
con l'impressione fissa che sarà l'ultimo viaggio

Respiro piano mentre scendo lento dalla fronda
non vedo il fondo -chissà l'acqua qui quant'è profonda
il primo passo poi una goccia di sudore gronda
non vedo neanche quanto sia distante l'altra sponda

Un'onda sposta i nostri corpi in equilibrio tra
fiducia, vita, convinzioni e generosità
sono sicuro che l'audacia non mi basterà
per arrivar di là -e sono già all'aldilà

A metà strada poi di colpo un colpo m'avvelena
morte di tutti i sensi e un aculeo sulla schiena
in due secondi do il saluto alla vita terrena
questa è la sua natura, il resto è la mia pena.

[Rit:]Ogni emozione è come sabbia se in mano a me
la tengo stretta tra le dita e mi scappa,
la delusione si fa rabbia notando che
la linea della vita al palmo si strappa.
L'aspettativa ha un prezzo amaro e costa caro,
e qui purtroppo non si parla di denaro.
Io mi riparo nel riflesso di un'impressione,
fiducia ed ossessione: la rana e lo scorpione.

Una goccia che cade da una foglia d’abete, turba la quiete
di uno specchio d’acqua che pare di stoffa e ne piega le sete
Io che mi fermo e contemplo due rive identiche,
non posso avanzare d’un metro lo stagno vibra d’onde concentriche

Un raggio di sole riscalda la pace dell’humus,
screzia le placche calde del mio carapace scuro
E io che non salto, non volo, non trapasso le onde 
Sarà una rana a farmi da Caronte qui fra sponde e sponde

Ammesso e concesso il dubbio che ha espresso adesso
non sa che non sono cattivo e spesso il primo a temere me stesso
perplessa mi carica la bestia che gracida
Siamo sicuri non conosca già la fine tragica in pratica?

Ma mentre nuota tesa qua e nell’acqua va..
spingo regole e remore giù dalla pelle verde del rettile
Qui non valgono norme le leggi o etiche man
Le spingo veleno dal mio organo erettile nelle molecole 

Mi disse: "Che hai fatto? Avevi giurato il contrario!"
Come hai fatto a fidarti di chi promette con la mano sul calcio?
Mentre affondiamo puntiamo gli abissi
di ogni promessa leggi i confini del tutto e soprattutto gli omissis


 [Rit.]

La rana e lo scorpione è sul tubo
Videoclip a cura di Albe e Nix
Terzo singolo estratto da Tarassaco*Piscialetto, 2012

mercoledì 27 giugno 2012

Notti di ghiaccio

[Skit by Shezan il Ragio: "Mic check, mic check, Shezan, Caver Gold, Garden's Abitudinèri nel 13esimo anniversario, nuova linfa, sempre qui, Claver Gold, Notti di ghiaccio, stai in orecchio... Spirito in granito che deglutisce a ogni magone..."]


Ne avverto il gelido abbraccio: è la notte di ghiaccio che cala 
sui coppi dei tetti, sugli alberi spogli

su fogli mai letti, su vite ed imbrogli - com'è che raccogli ciò che non ti aspetti?

Un secondo decolli nel cielo poi molli, le ali si spezzano e tu le rincolli, ideali che sprezzano il volo
 ma crolli e dal mazzo non escono jolly. 

Ti rivedi ragazzo coi sogni e l'incazzo a guardare le stelle fumando in terrazzo, coi brividi a pelle 
cacciando le palle e non uscirne pazzo.

Alcuni li ho persi in un laccio, molti altri di passaggio, parecchi li porto con me nel ricordo
 a bordo di ogni viaggio...

Poi mi faccio coraggio, riparto da zero col cuore in ostaggio, rapito dal tempo e i profumi di maggio, freddato da un vento 
che taglia in due il paesaggio...

Dalle rue alle botteghe il tuo nome condensa sui vetri e la neve che danza in un lento con l'aria che lieve l'appoggia sul manto del marciapiede.

Canto la storia di chi non ci crede, piango la gioia nei giorni di sete, guardo il futuro che ingoia cianuro 
con gli occhi nel fumo e le calze a rete

ride da troia e si atteggia da star, giro quell'angolo ed entro in un bar, prendo da bere -già un altro bicchiere ed aspetto 
che il sole ripassi di qua ma

Rit: Quanto vale la vita? 
In realtà non vorresti mai farla finita, scappa via fra le dita 
e ti chiedi se l'hanno rapita o è partita ma..
Ma che beffa la vita!
 Nelle notti di ghiaccio quei brividi al collo
si spostano al braccio
fin dentro al midollo
ed arrivano alla matita.
Quanto è fredda la vita...
Il dj se n'è andato e la festa è finita, 
i suoi occhi tornati a casa insieme ai tacchi della sua amica
Quanto è pazza la vita.
Nelle notti di ghiaccio non brucia più il piombo 
che versano i tuoi discorsi 
nello strapiombo di ogni ferita.

Metto sogni su bolle che planano in aria nei cieli di un folle,
esplodono in volo e diventano strofe 
sotto gli accordi di un SI bemolle,

non prendo il tempo ma ricordo i passi
vecchie stagnole nascoste tra i sassi, vecchie soffitte,
vecchie riviste, vecchi a cui sembra che il tempo non passi

Dio non esiste, come fidarsi? Un triste rosario che vede scambiarsi, mani e peccati, infami e reati 
ci si consuma nell'adattarsi.

Luna che illumina i fogli stesi su un pavimento ghiacciato da mesi, sparsi per casa hash e tabacco, 
pezzi di Camel e vini borghesi, poi

 mi distacco dal vero e ritorno a tuffarmi di nuovo
nel gelido abisso
dei suoi occhi in certe notti, mare russo e chiodo fisso.

E da quel viso colavano lacrime e immagini 
sopra le pagine bianche
piene del vuoto che le ha riempite 
senza l'aiuto di mani stanche

senza più voglia di sbattere ancora la faccia sui muri di questa realtà,
la stanza si stringe comincia a schiacciarmi, non riesco a trovarmi che già c'ho un'età

Non faccio più conto di come mi va, giro quell'angolo ed entro in un bar, prendo da bere, già un altro bicchiere ed aspetto che il sole ripassi di qua

[Rit]

Giro a piedi in città, una triste ironia mi accompagna qua e là, la comicità di chi come noi si spaventa davanti alle novità. 

Si deframmentano le emozioni, non riconosco più le occasioni,
 nel sottofondo c'è un vecchio disco 
che suona ancora le stesse canzoni.

Mi ricompongo in un bricolage, pezzi su pezzi da découpage,  Rosso Piceno e la polvere scivola 
sopra il metallo dei Caran d'ache

sopra al cristallo dei miei pensieri, 
non c'è più posto per passeggeri, 
codici folli nascosti sui diari dei Garden's Abitudinèri,

Mani che stringono vite senza avere un minimo di prudenza,
-per capirsi non basta sempre 
sintonizzarsi alla stessa frequenza!

La tua presenza rimane al centro in ogni piccolo spostamento
e chissà con chi sei seduta al tavolo e cosa stai bevendo, ed ora

Sento freddo, è ghiaccio intorno e taccio all'angolino
nel magico mondo parallelo
dell'autoritratto di un bambino.

Esco fuori e prendo un vino, giro quell'angolo 
ed entro in un bar, dopo un bicchiere ed un altro bicchiere 
so bene che il sole non passa di qua ma...

[Rit]

Notti di ghiaccio è sul tubo. Anche in trasferta.
Brano contenuto in Claver Gold è uscito dal gruppo, 2009.

venerdì 22 giugno 2012

Il Tanco dei pareri

...Dicono studia dicono prega
dicono mangia e chi se ne frega
dicono basta con quella roba
dicono droga, dicono prova

dicono nega, dicono ama...
si contraddicono e cambia la trama
cambia chi chiama, non chi rimane
resta la fame -perdonami mama.

Sveglia di colpo pallido in volto
come ogni notte vengo sepolto
in casa c'è gente, in frigo c'è niente
caffè bollente e cannone storto

canone inverso vengo reimmerso
dentro a un ricordo in cui mi ero perso
dentro un accordo che suona sordo
scorre sul braccio e diventa un verso...

Ciò mi spaventa, ciò mi rallenta
siamo d'accordo: vita tremenda!
Anime al bordo prendono il largo
siamo in ritardo, prendi la benda

tappami gli occhi e strappa le corde
prendi due H e gridale forte
prendi la cappa della mia stanza
la mia sostanza, o vita o morte.

Chili di ganja, scemi di corte
ho già sfidato ed odiato la sorte
ho già fumato la vita d'un fiato
e ho trovato serrate le strade e le porte.

Cercami oltre i figli di pa'
giù nella coltre l'oscurità
so che ti piace guardarmi negli occhi
e scoprire che qui qualcosa non va

fanno gli mc senza umiltà
scrivono lì, taggano qua
sono maestri coi loro gesti 
a manipolare la verità

Fuori è un casino, dentro è un continuo
vociferare di chi sta vicino
esco di casa, un piede giù in strada
salgo sul 13 incontro al destino.

[Rit.]Dicono se, dicono ma
chiedono a me come mi va
vogliono un "che", vogliono un re
che gli racconti la verità.
Vogliono me senza anima
voglio più stabilità
vogliono il clou, chiedono più 
del cielo grigio di sta città
e chiedono a me come mi va
dicono se, dicono Da'!
Ridono piano, dicono "chiamo"
e non dicon mai la verità.
Vogliono me senz'anima
voglion sapere che c'è di là
voglion avere, toccare e godere
sotto il falso nome di felicità.

Mentre vi tolgo la mano dal piatto
la voce d'un matto mi sveglia gridando
sta raccontando gli sbagli che ho fatto
di quando distratto mi andavo drogando

Stavi cercando il telecomando
togli sto disco cristo santo
io non ti ho visto, tu non mi hai visto
siamo d'accordo, senza che insisto.

In questa fantomatica scena
siamo la crema, siamo la pena
dell'anima piena di merda in vena
lividi e sangue giù nell'arena.

Niente per cena - un 5 sul tema
sbagli degli altri e reazioni a catena
azioni, reazioni, ematomi, canzoni,
emozioni da brividi lungo la schiena

vedo una schiera di bocche aperte
e sinceramente non mi diverte
sto brutto ambiente, cambia la gente
inverte i pensieri e riempie la mente

Stupefacente- "che c'hai da accende?"
se ci frequenti smokki frequente
sbocchi di Rosso Piceno indosso
l'abito a lutto sempre presente.

Fumo negli occhi Abitudinèri
io me ne fotto dei vostri pareri
io me ne fotto di fare il botto
giù dai cantieri, 6 piedi sotto.

Tieniti forte quando ripassi
sparano nubi i polmoni di Massi
ciccio sui tubi, cuociamo massi
la dura vita da schiacciasassi.

[Rit.]Dicono se, dicono ma
chiedono a me come mi va
vogliono un "che", vogliono un re
che gli racconti la verità.
Vogliono me senza anima
voglio più stabilità
vogliono il clou,chiedono più 
del cielo grigio di sta città
e chiedono a me come mi va
dicono se, dicono Da'!
Ridono piano, dicono "chiamo"
e non dicon mai la verità.
Vogliono me, senz'anima
voglion sapere che c'è di là
voglion avere, toccare e godere
sotto il falso nome di felicità!

Il Tanco dei pareri è sul tubo.
Primo singolo estratto da Tarassaco*Piscialetto
Claver Gold & Dj West, GloryHole Records 2012

giovedì 21 giugno 2012

La Cicala



Attaccato a un tronco secco, a due passi dal fienile,
un pioppo semispoglio è la mia casa, e sarà metà aprile,
odor di paglia, luce gialla e sentirai frinire
la storia di un amore che so che dovrà finire...

Figlio d'accidia ipogea, rimbombo nel cortile
cerco un pò d'ombra nell'apnea di questo caldo ostile,
io che non raccolgo cibo per il nostro inverno
per me già che stare al mondo mi sembra un inferno

restare fermo in questo vento qui è una gran fatica
mi perdo in questo mare, d'amare una formica
che porta via le briciole del nostro amore effimero
grandi più o meno come la testa di un fiammifero.

Perso tra i sogni metafisici sotto sonnifero
risplenderò nel male (vieni a svegliar Lucifero)
nel tuo perimetro c'è il suono della mia canzone:
sorprendersi di nuovo per la stessa emozione!

[rit:Why do you keep on whispering
Talking with your face turned away
You say that love don't come easy for you
What makes you think I ain't afraid
]

Tu che prepari quattro spicchi per mangiarne due domani,
che nonostante il tempo ci combaciano le mani
dall'alto dei rami io studio i miei piani,
ci daranno pene non pane 'sti brani, Mami

il fardello che ti porti addosso sarà la mia croce,
le ali che non hai sarebbero state voce.
Canto: urla atroci ed armonia d'incanto,
note di una melodia -poesia bagnata dal tuo pianto

Quando l'autunno segnerà la fine dell'estate
l'indecisione, il bivio, le strade separate.
Provviste sperperate, sprovvisto di sarcasmo
ed il futuro biasmo ci ha tolto l'entusiasmo

Vomito spasmo dalla corteccia
mentre tu ti sposti impolverata sulla breccia
è Radiofreccia, guardami le braccia
quando non avrai il coraggio di guardarmi in faccia...

[rit]


Dopo un periodo sotterraneo 
son venuto fuori per cambiare la mia muta
 terrore dell'altezza, l'ebbrezza trattenuta
vertigine assoluta: la verità è soluta
una promessa non è tale se non mantenuta!

Dall'alto si scruta il mare del timore
mi guiderà l'amore, ma qui non c'è timone.
La delusione è solo parte della confusione
-tentenno, aspetto un cenno
 ho perso il senno e la ragione

ma non è solo pazzia in questa melodia
non c'è un accento d'allegria, la brezza soffia via
il canto che si sposta lesto tra le fronde verdi
tra topi, corvi, capinere, scarafaggi e serpi...

Mi priverei del necessario solo per averti
domani tornerò di nuovo qui per rivederti
portarti verso nuovi lidi in volo sulla spalla
-una cicala canta, una cicala non balla.


[rit]

La Cicala è sul tubo e in freedownload 
(Solo una brutta storia EP, Claver Gold e Dj West 2011)
claire minipaniers chiara canestrini